Cara Rita, il momento del trapasso è sicuramente un momento fondamentale nella vita di una persona, esso è altrettanto importante della nascita, perché di nascita si tratta: nascita nel mondo dello Spirito.
Se prendiamo come archetipo del “giusto” modo di trapassare quello di Gesù in Croce, allora vediamo che si possono cogliere due aspetti.
Il primo è il Suo annunciare al Padre che nelle Sue mani affida il Suo Spirito. Il secondo, per così dire “nascosto” nel primo, è il fatto che Gesù è rimasto cosciente fino all’ultimo momento.
Ecco, credo che questi siano i due aspetti fondamentali, affidarsi al Padre (perché la morte è la nascita nel Padre) e restare coscienti fino all’ultimo respiro.
Oggigiorno il secondo aspetto non è facile da raggiungere (e non voglio parlare dell’azione degli antidoloriferi). Un uomo difficilmente rimane cosciente fino all’ultimo, gli ultimi 5-10 minuti ci vengono “velati”.
Sappiamo anche che molte persone nel momento del trapasso evocano la mamma. Questa è un’altra realtà profonda in quanto, attraverso le sembianze della propria madre, si manifesta l’azione della Vergine Madre che premurosamente si prende cura della nostra anima.
Il quadro è così completo: il nostro Spirito al Padre e la nostra Anima alla Madre.
Almeno questo è quanto ho compreso.
Grazie
Enzo